Home Forum Proposte attività GAL ITINERARIO RUPESTRE DEI CINQUE COMUNI (I. R. C. C.)

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  • #4211
    Giuseppe
    Partecipante

    PREMESSA- Va anzitutto ricordato che, fin dal 1987, il Consiglio d’Europa ha lanciato il programma “Itinerari Culturali”, che, nel 1998, è stato istituito un organo tecnico, l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali (http://culture-routes.net/), con il compito di esaminare i nuovi progetti, e ancora che, nel 2010, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha dato vita – con Risoluzione 22/2010 (aggiornata con la Risoluzione 67/2013) – a un Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali, il cui Consiglio di Amministrazione ha le funzioni di attribuire la certificazione di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”.
    Per altro verso, esiste una direttiva del MiBAC (http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/Direttiva%202016-imported-56667.pdf) che ha indetto, per il 2016, l'”Anno dei cammini d’Italia”, proponendo di effettuare una ricognizione di percorsi e itinerari nazionali, allo scopo di promuoverli, e prevedendo la pubblicazione di un “Atlante dei cammini d’Italia”, aggiornato periodicamente.
    Si tratta sostanzialmente di procedure sorrette da una copertura finanziaria importante, nell’ambito delle misure previste a favore della cooperazione culturale, dello sviluppo territoriale sostenibile e della mobilità dolce, e hanno già trovato numerosi gruppi e associazioni pronti a inviare un proprio programma di iniziative.

    PROPOSTA- Detto questo, si propone qui di pianificare un nuovo itinerario tematico che valorizzi i siti ricadenti all’interno della zona di pertinenza dei cinque comuni che hanno aderito al GAL Terra Barocca (Ragusa, Modica, Scicli, Ispica, Santa Croce Camerina), e che abbia tutti i requisiti per rientrare nell'”Atlante dei cammini” ed essere riconosciuto a livello europeo (http://www.camminideuropa.eu/).
    Un tipo di itinerario cui si potrebbe pensare, rappresentato da un percorso per lo più discontinuo, in quanto raggruppa punti di interesse anche distanti, con tappe percorribili a piedi oppure in bicicletta e/o mountain bike, ecc., potrebbe avere come elemento distintivo la ROCCIA: gli ipogei e le necropoli scavate nella roccia (Trabacche, Cisternazzi, Cava Celone, Donnafugata, nel territorio di Ragusa; la necropoli di Mirio, la Pirrera, in quello di Santa Croce Camerina, ecc.), le grotte e gli insediamenti abitativi (la Cava d’Ispica, nel territorio di Modica e Ispica; Chiafura, in quello di Scicli, ecc.), gli eremi e le chiese rupestri e semirupestri (tanto per fare un esempio, il Calvario, lo Spirito Santo, Santa Lucia, Santa Maria della Catena, Santa Maria di Piedigrotta, a Scicli) costituiscono un patrimonio storico, culturale e antropologico che possiamo definire unico al mondo e che, in generale, viene ad arricchire e a caratterizzare il territorio ibleo. Il suggestivo paesaggio naturalistico che ne fa da contorno lo impreziosisce, rendendolo particolarmente adatto a diventare oggetto di un itinerario culturale e naturalistico.
    Per la predisposizione, l’attuazione e la gestione dell’itinerario sono necessarie varie fasi, dalla costituzione di un organismo di coordinamento organizzativo (associazione, fondazione, e sim.), all’attività di ricerca e promozione iniziale (acquisizione di competenze, ispezioni sul campo, raccolta di documenti e studi relativi al tema, allestimento di un sito web, e così via), al coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, con particolare riferimento a soggetti pubblici e istituzioni (i Comuni sono in genere favorevoli a questo tipo di iniziative, per i finanziamenti che possono ricevere dall’amministrazione regionale e per tutte le opportunità offerte dall’arrivo dei turisti), a un’accurata descrizione dell’articolazione territoriale del percorso, dei punti di interesse culturale a esso associati, delle strutture di accoglienza disponibili (B&B, ostelli, agriturismi, e via dicendo), dei servizi di ristoro, ecc.
    Per ciò che riguarda la fase preliminare, un agile compendio informativo, contenente ottimi spunti, è il manuale approntato dal GAL Terra d’Arneo e concesso in diritto d’uso ai vari GAL partner del progetto di cooperazione “Cammini d’Europa” (http://www.camminideuropa.eu/public/documents/CdELineeGuidaICGennaio2015.pdf).

    OBBIETTIVI E RISULTATI SPERATI (esempi)- Nella fattispecie, l’itinerario culturale proposto consentirebbe di legare il “prodotto cultura” a ulteriori “sottoprodotti”, quali il patrimonio archeologico, la civiltà rupestre, il turismo sostenibile, il patrimonio religioso e sacro, quello rurale e artigianale, il tema del “museo diffuso”.
    Sarebbe uno strumento “strategico” di portata innovativa attraverso il quale (faccio solo qualche esempio):
    1) intercettare fondi strutturali finalizzati alle politiche di sviluppo rurale e alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali (approccio LEADER, ecc.);
    2) favorire la cooperazione con i GAL delle aree limitrofe (Eloro, Natiblei), che potrebbero condividere e allargare il progetto dell’itinerario estendendolo al proprio territorio, per molti aspetti omogeneo, con l’obbiettivo di “fare sistema” e accrescere le possibilità di accesso ai finanziamenti;
    3) garantire la salvaguardia dell’ambiente, utilizzare al meglio tutte le risorse del territorio e potenziarle in una prospettiva a lungo termine;
    4) stimolare la crescita e l’occupazione, con la creazione di nuovi posti di lavoro (agenzie di viaggio, guide e operatori turistici; realizzazione di infrastrutture e servizi, interventi di tutela e messa in sicurezza dei monumenti; vendita attrezzature trekking, affitto biciclette, caravan e appartamenti, gestione di campeggi, parchi e aree protette; organizzazione di eventi, incontri, convegni, workshop; contratti con associazioni culturali e istituzioni accademiche, ecc.);
    5) rilanciare i prodotti tipici locali, che potrebbero così acquisire maggiore visibilità: una buona idea potrebbe essere quella di approntare momenti di degustazione associati alle varie tappe dell’itinerario, ovvero delle soste durante le quali il “camminatore” avrebbe la possibilità di assaggiare, conoscere e apprezzare prodotti agroalimentari, piatti, bevande e dolci tradizionali (in alcuni casi, si tratta di eccellenze enogastronomiche, come sappiamo), con vantaggi tanto per i produttori quanto per l’attrattiva e le capacità di richiamo turistico del nostro territorio.

    #4257
    Francesco
    Partecipante

    Ciao Giuseppe ho appena postato un esempio di percorso “il percorso delle torri” che oltre ad essere tematico sulle torri normanne, sullo sbarco degli alleati nel 1945, archeologico e quant’altro ha proprio bisogno di vedere la luce ed essere fruito da tante persone che vorrebbero farlo aiutaci a farlo diventare una realtà e ti invito fin da subito a vederlo
    grazie Francesco

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