Home Forum Proposte attività GAL Palazzo Ciarcià Vitale – Casa Museo

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  • #4265
    A.R.C.A.N.A.
    Partecipante

    Il palazzo Vitale Ciarcià fu ampliato dal Guglielmo Vitale I barone di Corchigliato, agli inizi del 1800 sulle case di Giovanni Lupo, Capitano d’Armi, Governato, Secreto dello Stato e Marchesato di Santa Croce.

    I lavori furono ultimati nel 1811 come si evince anche dalla data riportata nella pavimentazione del salone, in pietra bianca della cava “timpaliscia” e pece, con raffigurazioni simboliche sulle 4 età dell’uomo e le iniziale del B.ne Guglielmo Vitale .

    Fu costruito da maestranze di “terranova” (l’attuale Gela), l’esterno in stile tardo barocco, e gli interni in un più moderno neoclassico, la planimetria è simile agli standard tradizionale Siciliani ,cioè ingresso centrale, scala in pece, fino all’ingresso del primo piano, e una successione di sale che passano sino al salone principale ed subito accanto le 2 stanze da letto con alcova.
    Il salone è posto in un angolo per ricevere più luminosità , con due grandi archi a sesto acuto o “gobba di elefante ” probabili residuati dalla vecchia casa dei Lupo.
    Al piano terra ,stavano le ex cucine, la legnaia e il pozzo della sorgiva.
    Il palazzo fu suddiviso in 4 appartamenti, tre dei quali residenziali e uno, la parte più antica è quello in oggetto e di cui si vuole preservare e migliorare ogni stanza.
    L’ Arcana ha reso fruibili al turismo quattro stanze, ma con l’aiuto finanziario può eseguire il restauro di tutte le stanze preservandone l’epoca storica e ampliandone la visibilità creando una vera e propria casa museo.
    Foto e video del sito dell’ A.R.C.A.N.A.

    #4284
    lorenzo120
    Partecipante

    Aggiunta attraverso un passaggio segreto, dal palazzo si arriva alla chiesa madre,credo che l’accesso fosse dietro l’altare di San Giuseppe di proprietà’ della mia famiglia ma e facile trovarlo e magari riaprirlo, ai turisti se agibile. Erano i tempi delle lotte per la costituzione Siciliana, e chi veniva perseguitato dalla polizia Borbonica, trovava rifugio nel palazzo Vitale, per poi proseguire verso PuntaSecca dove stavano i magazzini del grano e imbarcarsi per Malta, l’ultimo fu il marchese di San Giuliano, i Borbone accusarono la famiglia Ciarcia Vitale chiedendo la condanna a morte per aver aiutato a fuggire il Marchese di San Giuliano,la difesa fu nel senso sacro dell’ospitalità allo straniero, dopo due mesi di processo finalmente vinta, ma in realtà era vero, il profondo legame di stima e di amicizia che univa la mia casa com quella del Marchese di San Giuliano che anzi aveva proprio un suo quarto dentro il palazzo..tra alti e bassi comunque abbiamo sempre cercato di mantenere l’atteggiamento di “apertura” verso i viaggiatori ed ora verso il turismo, continuo dopo…

    P.s non sono riuscito a registrarmi con il mio nome “Lorenzo Ciarcia Samtapa ” ed appunto ho dovuto usare questo nik,

    #4285
    lorenzo120
    Partecipante

    http://www.ilcornodafrica.it/mc-ragusa.htm. in questo link,le immagini del palazzo durante una mostra sopra le divise militari del periodo coloniale, per la verità’ qualcuno ha frainteso un messaggio politico che non ci stava, interessava solo mostrare le belle divise, pero la mostra ed il palazzo sono piaciute anche alla regia di Sironi del Commissario Montalbano con ben 4 scene di film girate nel salone, a parte questo poi si sono fatti piccoli eventi minori giusto apertura nei weekend

    #4286
    lorenzo120
    Partecipante

    palazzo vitale Ciarcia mostra su divise

    #4287
    lorenzo120
    Partecipante

    salone

    #4288
    piero sarta
    Partecipante

    Ho visitato palazzo Ciarcià e, come altre volte che incontro la storia o, meglio, la memoria dei nostri avi, mi emoziono e mi sento trasportato nel passato, nella continuità che dà senso alla nostra vita odierna; quel legame che dà significato alle azioni dell’oggi. Il passato, il presente e il futuro s’incontrano e ricevi tutta la spinta necessaria a fare parte dell’evoluzione della nostra società. Oggi più che mai occorre questa memoria, visto i vari tentativi di cancellare la storia, la memoria di ognuno di noi. Vedo nella rinascita del palazzo la rinascita di un luogo che vuole essere un motivo di crescita culturale e spirituale in un paese che è stato martoriato da vicende immorali e degradanti, che mortificano ogni abitante nella propria dignità. Non sono le mura che danno dignità all’uomo, ma il rispetto, il rispetto del passato come insegnamento.

    #4291
    lorenzo120
    Partecipante

    La ringrazio sig Piero Sarta, approfitto per invitarla questo Natale, al prossimo evento..

    #4293
    eugenio
    Partecipante

    Apprendo con piacere dell’inserimento di Palazzo Vitale Ciarcià nel Progetto “GAL TERRA BAROCCA”. L’iniziativa di trasformare una magione aristocratica in una casa-museo, mi pare attività degna di nota. Il restauro, e la conseguente apertura al pubblico, potrà avere molteplici benefici per la comunità e per l’ulteriore sviluppo turistico del comprensorio. Prima di tutto, la fruibilità del palazzo servirà per rinsaldare il legame tra la famiglia Ciarcià ed il territorio. In secondo luogo, l’apertura del palazzo servirà ad illustrare ai visitatori l’abilità e la perizia delle maestranze locali (e penso allo splendido pavimento ed agli affreschi del salone). Da un punto di vista didattico, la fruibilità dei locali del palazzo potrà essere d’aiuto ai cultori di studi storici o socio-antropologici ed alle scolaresche, offrendo una testimonianza concreta di come una determinata classe sociale viveva il quotidiano. L’apertura del piano nobile, infine, potrà servire per ospitare eventi culturali come, per esempio, mostre o attività musicali o teatrali. (Prof. E. R. Cianflone, Messina)

    #4294
    A.R.C.A.N.A.
    Partecipante

    In effetti il Palazzo è già sede di eventi culturali, mostre d’arte e artigianato, presentazione di libri e quant’altro, ma con l’ausilio del Gal Terra Barocca potremmo aprire al pubblico nuove stanze e mostrarlo nel suo totale splendore, oltre che salvaguardarlo dal deterioramento del tempo e trasformarlo in una vera è propria casa museo.
    F. Giannì

    #4295
    lorenzo120
    Partecipante

    La Ringrazio prof E.R Cianflone per l’idea del teatro, in effetti sarebbe penso il primo teatro per SantaCroce Camerina Speriamo pero’ in una sua prossima visita qui al palazzo,

    #4296
    Francesco Nicolò
    Partecipante

    Sebbene io non sia siciliano, ho avuto modo di visitare ed apprezzare moltissimo questa isola ricca di storia e che a me piace tantissimo ed inoltre ci lavoro. Trovo che conservare la memoria e ciò che rimane del passato di una terra sia il modo migliore per mantenerne la dignità e caratteristiche peculiari che la rendono unica nel grigiore impersonale ed uniformato della globalizzazione della cultura, per non perdere le proprie radici ed importanza individuale. Pertanto ripristinare e rendere fruibile il patrimonio storico della sicilia è sicuramente encomiabile ed assolutamente da stimolare.
    Trovo che sicuramente una palazzo di questa bellezza e fattura, come una opera di cesello che ho visto dalle immagini, debba assolutamente essere integralmente ripristinato opportunamente in modo da diventare vanto della storia di quella terra perché unico. Trasformandolo in un museo, magari con una esposizione di vestiti/oggetti dell’epoca, sarebbe come una finestra su quel glorioso passato, che si apre nel muro della standardizzazione odierna.
    I miei migliori auspici
    prof. F. Nicolò
    Università di Messina

    #4297
    lorenzo120
    Partecipante

    La ringrazio prof.Nicolò, per l’apprezzamento, mia madre nella sua vedovanza ed da pochi anni io, abbiamo fatto assai sacrifici per mantenere la dignità della memoria di questo palazzo, mentre fuori si distruggeva, ora in effetti e tra i pochi superstiti..
    Per quanto la mostra di abiti che Lei suggerisce, abbiamo assai vestiti degli anni 60 e potremmo fare qualcosa su questo periodo, se poi troviamo altri luoghi disponibili possiamo anche organizzare mostre “itineranti” ed evitare cosi di tenere vestiti e libri nei magazzini,
    La ringrazio per i suggerimenti, ( mi scusi per il nik ma non sono riuscito a registrarmi con il mio nome e cognome, mi chiamò Lorenzo Ciarcia e sono il proprietario che insieme all’associazione Arcana e speriamo insieme al Gal, di lavorare a questo progetto..

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