PRESENTAZIONE ONLINE DEL MASTERPLAN DI SVILUPPO TURISTICO DEL GAL TERRA BAROCCA

PRESENTAZIONE ONLINE DEL MASTERPLAN DI SVILUPPO TURISTICO DEL GAL TERRA BAROCCA. QUESTO VENERDI’ 12 MARZO ORE 19 SULLA PAGINA FACEBOOK CON L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE REGIONALE AL TURISMO, MANLIO MESSINA.

Sarà presentato in streaming questo venerdì 12 marzo alle ore 19, sulla propria pagina social, il masterplan di sviluppo turistico del GAL Terra Barocca, il gruppo di azione locale che raggruppa i Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Santa Croce Camerina ed Ispica. Dal Teatro Garibaldi di Modica, con ospite d’eccezione l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, saranno illustrati i dettagli del masterplan nato dal gruppo di lavoro coordinato dal prof. Marco Platania, docente all’Università di Catania che sarà collegato online. Tra gli interventi programmati anche quelli del presidente del GAL, Ignazio Abbate e del direttore Salvatore Occhipinti. Innovativo il percorso che ha portato alla redazione del piano, nato non soltanto dall’analisi del territorio e dei suoi futuri bisogni ma anche dal confronto con gli operatori locali sia con sessioni in braistorming che con workshop con gruppi di lavoro. Ma perché un masterplan di sviluppo turistico?

Perché senza progettazione non c’è futuro – spiega il presidente GAL, Ignazio Abbate, sindaco di Modica – Perché questo territorio ha vissuto per troppo tempo con interventi spot privi di progettualità. Lo sviluppo turistico non può essere lasciato all’improvvisazione, altrimenti la Sicilia rimarrà un luogo bello da vedere ma non una destinazione turistica”. Il GAL Terra Barocca ha individuato la destinazione turistica “Enjoy Barocco – sicilian experience” che unirà sotto un’unica regia i cinque Comuni iblei in azioni coordinate e tese ad incrementare i flussi turistici.

Per seguire la presentazione online basterà collegarsi alla pagina social  www.facebook.com/galterrabarocca.

Il video sarà successivamente caricato anche sul sito web www.galterrabarocca.com

11 marzo 2021
ufficio stampa
Michele Barbagallo